
24 Nov L’IMPORTANZA DEL COMPITO A CASA : GUIDA PRATICA
COSA DICE LA RICERCA
“L’individuo è frutto dell’ambiente in cui vive”, acquisendo abitudini, comportamenti e modi di pensare del contesto in cui è immerso. I bambini imitano gli adulti di riferimento : dai genitori agli insegnanti e se nell’immediato non è evidente, lo sarà in futuro.
LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI
L’importanza del compito a casa : è fondamentale nel percorso educativo del bambino la condivisione in famiglia di quanto appreso a scuola. Dal semplice ma necessario ripasso dei contenuti all’elaborazione degli stessi, perché lo aiuta ad imparare con disciplina. A considerare le difficoltà come opportunità per crescere, coltivando abilità, costruendo capacità ed autostima, aprendo cuore e mente al mondo, con curiosità ed attenzione.
UNA EFFICACE STRATEGIA
per svolgere i compiti a casa è quanto di più proficuo possiamo fare per loro. Trasferire il nostro sapere, le nostre idee, la nostra sensibilità e la nostra disponibilità a condividere il percorso, perché costruiscano una solida capacità di conoscere ed elaborare i contenuti.
FINALITA’
L’importanza del compito a casa, in qualsiasi materia, è indispensabile per interiorizzare i contenuti appresi a scuola. L’abitudine a fare i compiti in età precoce è strategica per qualsiasi apprendimento futuro. Fare i compiti con metodo ovvero seguendo logiche e procedimenti graduali e progressivi ottimizza l’apprendimento.
IN CONCRETO
Ogni compito deve essere adeguato all’età del bambino e va proposto con la serenità e la partecipazione che si rivolgerebbe ad un gioco, evitando di imporlo (“c’è il compito da fare” – atteggiamento adulto).
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Mai dire al bambino “dai, andiamo a fare il compito”. E’ sufficiente che l’adulto si avvicini allo strumento e provi a farlo. Questo atteggiamento porterà il bambino a comprendere che ciò che si sta facendo è importante ed è più facile che sia lui ad avvicinarsi spontaneamente. Può essere di ulteriore aiuto chiedere al bambino “come si fa?” Sicuramente, chiamato a giocare il ruolo dell’insegnante, sarà propenso a “farvi vedere” e quindi a fare lui il compito.
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Procedere per obbiettivi, raggiungibili, valorizzando ogni piccolo risultato positivo. Questo motiva il bambino e lo aiuta a costruire l’autostima necessaria a sviluppare nel tempo l’autonomia nello studio. Se necessario suddividere gli obbiettivi impostati in sotto obbiettivi, con il solo fine di rendere il percorso più percorribile. Questo modo di procedere costruisce una strategia del procedimento, un metodo, utile per qualsiasi apprendimento.
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Il bambino non ama ripetere ma la ripetizione rappresenta in musica l’esercizio necessario per fare pratica. Le basi musicali permettono la ripetizione del contenuto da apprendere in un contesto di continuità del brano, “nascondendo” la noia della ripetizione.
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E’ di fondamentale importanza che l’adulto comprenda, “dalla prospettiva del bambino”, il livello di comprensione ed apprendimento del contenuto. Spesso il bambino non riesce nell’esecuzione di un brano solamente per questioni fisiche (ad esempio ha le mani ancora piccole per suonare correttamente), anche se, osservandolo, si intuisce che ha capito il procedimento; in tal caso si richiederà esclusivamente la ripetizione, senza pretesa di maggior prestazione.
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La costanza premia : frazionare gli obbiettivi permette di frazionare il tempo; soprattutto nell’infanzia è necessario fare poco ma più spesso; pochi minuti, ripresi nel tempo, educano alla costanza e rendono più facile il compito.
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Avere gli strumenti a portata di mano, pronti all’uso, facilmente praticabili, nel luogo più vissuto della casa, è strategico.
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Pianificare l’attività a livello organizzativo, prevedendo in linea orientativa uno spazio di tempo proporzionato all’età dell’allievo, allo stato di riposo e affaticamento del soggetto, alla situazione di effettiva tranquillità circostante ed in genere alle esigenze familiari che permettano a noi adulti di partecipare, possibilmente in una fascia oraria prestabilita, favorevole e costante nel tempo; può sembrare a priori faticoso e forzato, ma abitua il bambino ad organizzare lo spazio temporale in modo ragionato; è anche sulle abitudini che i bambini costruiscono la consapevolezza dell’importanza di ciò che stanno facendo; al contrario ciò che si può fare non importa quando, non importa quanto, non importa in quali condizioni, coltiva una considerazione approssimativa dell’attività.
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Alcune materie, come i brani solo da cantare, possono essere ascoltati anche passivamente, mentre si fa qualcos’altro ma è l’ascolto ripetuto che aiuta il bambino ad interiorizzare il linguaggio.
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Chiedere sempre agli insegnanti l’aiuto specifico. I consigli generici vanno sicuramente interpretati alla luce del proprio contesto familiare e gli insegnanti possono aiutarvi con suggerimenti mirati.
OBBIETTIVO TECNICO
Tutti i suggerimenti sopra indicati sono finalizzati ad apprendere i contenuti in modo solido e duraturo. Vista l’importanza del compito a casa, a titolo di precisazione si specifica che un contenuto è appreso quando si esegue, cantando e/o suonando, senza interruzione, senza cambiamenti di velocità (se non espressamente indicati), rispettando la durata delle note e, proporzionalmente all’avanzamento del percorso, esprimendo chiaramente le dinamiche (forte e piano) ed il fraseggio (legato e staccato). Parlando con similitudini ai bambini si dice solitamente “suonare ad occhi chiusi, senza fermarsi e senza sbagliare”.
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