IL NOSTRO MANIFESTO DIDATTICO : COMPRENDERE PER CREARE LA PROPRIA MUSICA
Non è facile riassumere in poche parole un metodo ed una scuola ma possiamo provarci, alla luce della lunga esperienza.
Ed è importante farlo, per noi educatori prima di tutti e per i nostri piccoli e meno piccoli allievi, per ribadire cosa facciamo e perché : diversamente, specialmente con una lingua articolata e complessa come la musica, presi dalle mille cose da fare, rischiamo di perdere la bussola, che orienta la rotta nel modo più mirato ed efficace e l'inizio dell'anno scolastico è il momento giusto.
La rotta è questa: FAR COMPRENDERE LA MUSICA AI BAMBINI PERCHE' GIUNGANO A COMPORRE LA PROPRIA MUSICA.
Ogni particolare della nostra didattica, la didattica Yamaha, porta con se questa direzione, che permette, nelle tappe intermedie, di sperimentare ed apprezzare le tante attività che si possono fare : vediamo quali.
ASCOLTARE è la prima fondamentale esperienza : se ne parla poco, spesso considerata scontata, anche perché difficile da toccar con mano. Immaginare il percoso sonoro mediante storie e immagini, aiutandoci con il movimento del corpo è fondamentale per vivere la musica, "per entrarci dentro fin da subito" e gradualmente apprezzarne tutti gli aspetti. Guidare gli allievi nei diversi livelli a cogliere e visualizzare il linguaggio, permetterà loro una più approfondita comprensione e di affinare le qualità interpretative e creative.
L'ascolto "partecipato" guida istintivamente l'allievo "a provarci", a CANTARE.
Attraverso il canto il bambino sperimenta attivamente la musica, l'insegnante lo guida ai diversi aspetti del linguaggio, quali ad esempio il fraseggio (legato, staccato), la dimanica (forte, piano), il tempo (la velocità) e la sua continuità. Attraverso il canto sperimenta e comprende la distanza dei suoni (intonazione), fondamentale per suonare tutti quegli strumenti, come quelli ad arco, che richiedono di "costruire l'intonazione", possibile soltanto se l'orecchio è abituato. Cantare permette inoltre di esternare la propria personalità, migliorando i comportamenti ed i rapporti tra i bambini.
La natura umana, improntata all'evoluzione, trova proseguimento nel SUONARE, quale conseguente esperienza di provare a riprodurre il linguaggio con mezzi esterni : gli strumenti. L'allievo parte da un punto "privilegiato", per conosce già cosa vuole riprodurre sullo strumento, concentrandosi sulla tecnica necessaria per riuscirici. Questo procedimento porta inoltre i bambini a concepire gli strumenti, non come ostacoli o obbiettivi da raggiungere, ma come mezzi che consentono ulteriori possibilità espressive.
Esattamente come alla scuola elementare cominciano il riconoscimento di un linguaggio che hanno già ampiamente vissuto nell'infanzia, è facile comprendere, a questo punto, come allo stesso modo avvenga la SCRITTURA e LETTURA della musica.
Concepire la musica come un gioco di costruzioni, dove imparare a smontare e rimontare i mattoni, per combinarli consapevolmente in modo personale, rappresenta il coronamento di un percorso graduale, progressivo, ben ragionato e strutturato, che porta gli allievi a CREARE la propria musica, ad IMPROVVISARE, ad INTERPRETARE in modo consapevole ed espressivo, attraverso lo strumento che hanno scelto.
Una visione dell'educazione musicale diversa, per passione, per il grande desiderio di aiutare i giovani a fare della musica un tesoro per il loro cammino.